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l Web 3.0 è stato anche utilizzato per descrivere un percorso evolutivo per il Web che conduce all’Intelligenza Artificiale capace di interagire con il Web in modo quasi umano. Alcuni scettici credono invece che ciò sia impossibile da raggiungere. Nonostante ciò, aziende come IBM e Google stanno implementando nuove tecnologie che stanno ottenendo informazioni sorprendenti come prevedere le canzoni più scaricate, attraverso il data mining, sui siti Web universitari.
L’archiviazione e lo studio delle informazioni che riguardano l’interesse espresso durante la navigazione da parte di un software evoluto oppure la possibilità di trasferire sensazioni, esigenze, gusti e comportamenti, nel campo medico, metterebbero le macchine nelle condizioni, di poter assistere e contemporaneamente supportare coloro che per problemi di salute non possono essere autosufficienti.
C’è anche un altro dibattito sul fatto che la forza trainante dietro il Web 3.0 saranno i sistemi intelligenti oppure se l’intelligenza verrà fuori in maniera più organica, da sistemi di persone intelligenti, come per esempio attraverso servizi di filtraggio collaborativo come del.icio.us, Flickr e Digg che estraggono il significato e l’ordine dal Web esistente ed il come le persone vi interagiscono.
Vediamo questi concetti in un interessante video :
Ecco un articolo dal sito dell’accademia Ninja Marketing, leader nelle tecniche di mktg non convenzionale, articolo molto interessante, scritto da Kemestry.
“Nel corso della Marketing Conference 2.0 di Parigi, Wired.it ha raccolto le dichiarazioni di Nils Andres (Brand Science Institute), Joshua Benton (Harvard University) e del nostro Maestro Ninja Alex Giordano sulla nuova frontiera della Rete, il Web 3.0.
Di seguito i passaggi chiave dell’articolo che potete leggere su Wired.it.
Il Web 3.0 si è affacciato a Parigi, in diversi interventi dei relatori, che hanno cominciato a puntare l’attenzione su quello che il web sarà domani. “Il web 3.0 è tutto cio che è “location based”, ” dice Nils Andres. E le teorie a riguardo sono tante, e non sempre in linea fra loro. Sarà perché siamo all’alba di questo nuovo giorno del web?”